L’ex attrice Eva Henger sorprende tutti con un nuovo ruolo e svela cosa pensa delle nuove generazioni. Ecco la sua svolta professionale.
C’è una nuova sfida nella vita di Eva Henger, e questa volta non ha nulla a che fare con il suo passato sotto i riflettori del cinema a luci rosse, né sulle vicende private e controverse che hanno coinvolto la sua famiglia. Dopo anni lontana dalle scene che l’hanno resa celebre, l’ex attrice ungherese torna a far parlare di sé in una veste completamente diversa, più matura e riflessiva. Una decisione che segna una vera e propria svolta nella sua carriera e che arriva con un messaggio diretto alle nuove generazioni.
La riflessione sulle nuove generazioni
Eva Henger, in una intervista a Adnkronos, oltre a parlare del suo nuovo ruolo e della svolta professionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche sulla gioventù di oggi, che a suo dire sarebbe “una gioventù egoista”, in cui “le ragazze siano spesso disposte a tutto, anche a scendere a qualsiasi tipo di compromesso, pur di lavorare. Questo avviene anche per colpa dei social media”.

Parole che lasciano trasparire una profonda riflessione sul presente, e che segnano una distanza netta con il suo passato artistico. Oggi Eva Henger appare consapevole, determinata e pronta a rimettersi in gioco in un ruolo del tutto inedito e che le permette di affrontare temi attuali con sguardo critico e personale.
Eva Henger debutta alla regia
Oggi, infatti, Eva Henger è ufficialmente passata dietro la macchina da presa. A 53 anni, la ex attrice debutta alla regia con il film “Quella Brava Ragazza”, un thriller psicologico ambientato tra “omicidi, tradimenti e riflessioni sulla gioventù di oggi”. Nel corso dell’intervista ha spiegato: “Nel film c’è un omicidio, ci sono tradimenti e intrighi, ma anche un focus sul rapporto genitori-figli”.
La pellicola, prodotta dal marito Massimiliano Caroletti, vede nel cast diversi volti noti, come Sergio Muniz, Nadia Rinaldi e Maurizio Mattioli. Henger racconta di essere arrivata a questo traguardo con pazienza e dedizione: “Sono arrivata alla regia piano piano, non mi sono buttata senza esperienza. Sarei stata troppo presuntuosa. Le persone che lavorano nella mia troupe mi dicono ‘brava’, e per questo li ringrazio ogni giorno”.